Cresimandi tre giorni a Torino

Domenica 29 aprile 2018: accade la più imponente, stupefacente e gioiosa manifestazione di pastorale giovanile che la Diocesi pisana abbia mai conosciuto (almeno come ricordo a titolo personale… che comunque non è proprio ancorato a pochi annetti… in ogni caso non me ne vorranno altri interpreti coinvolti in precedenti analoghe mirabolanti iniziative).

Oltre 150 ragazzi, cresimati o cresimandi nell’anno 2018, provenienti da tutta la nostra Diocesi (si contavano presenze anche da S. Pietro in Palazzi e S. Luce.. per dire…) sono partiti di buon mattino (anzi proprio alla prima luci dell’alba) da un desertico piazzale di parcheggio dell’IKEA, animato solo dalla nostra gioia, alla volta di Torino per una 3 giorni organizzata da quel visionario di don Salvatore Glorioso, con la collaborazione degli altri giovani preti diocesani (od in procinto di diventarlo) e degli animatori della cosiddetta PIGGI (che starebbe appunto per… Pastorale giovanile).

Lo spettacolo era davvero al tempo stesso curioso e commovente, 3 pullman pieni all’inverosimile, frotte di genitori assonnati salutanti, 1 pulmino di animatori a fare da apripista, 1 pattuglia della polizia incuriosita a verificare che fosse tutto a posto. Si sale a bordo, si fa l’appello, si parte….

In tre splendide giornate (anche dal punto di vista meteorologico a discapito della previsioni di tutti i siti specializzati, ma si sa.. quando si muove una diocesi…) abbiamo toccato con mano le esperienze più significative della carità operante torinese, i salesiani di d. Bosco (che ci hanno anche ospitato per le due notti nel bellissimo oratorio Agnelli nei pressi di Fiat-Mirafiori), il Cottolengo fondato dall’omonimo beato, l’esperienza di servizio del giovane Pier Giorgio Frassati, la visione di un mondo “diverso” e pacificato del SERMIG di Oliviero.

Giorni impegnativi, percorsi a piedi intensi, ma anche tempo libero per rimirare ancora una volta la splendida cornice della nostra prima capitale d’Italia. Serate di oratorio “piene” come forse abbiano sentito cantare solo da Celentano in Azzurro, partite infinite a calcio, balli scatenati, giochi horror veramente ben fatti.

Chiusura finale veramente da brividi. Sullo splendido sagrato della basilica di Superga (nota ai più per la tragedia del mitico Torino degli anni ’40) abbiamo accolto il nostro Arcivescovo che ha poi celebrato con i Suoi ragazzi una Messa veramente ricca di significato.

Abbiamo accolto il Vescovo illustrando le nostre tappe in quei giorni, ma soprattutto con un caloroso invito che più non si poteva (a mio avviso, ) mutuato dall’inno dei Vigili del Fuoco che si sostanziava in queste parole: potremo anche essere di fronte a possibili avversità… “… ma Benotto paura non ne ha…!!!”.

Penso che sia questo il senso ed il principale insegnamento che ci viene da questa esperienza, sia per i ragazzi, sia per catechisti/animatori/ sacerdoti coinvolti.

Mai aver paura di osare… mai aver paura, men che meno tirarsi indietro, nella testimonianza di Gesù.

Bruno