“FRATELLI TUTTI”

Un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole.

Con la riflessione di oggi vogliamo legare quanto è stato proposto sul Foglio Incontri del 1° Novembre “Ripensando al passato” e della scorsa Domenica “Progressivamente… stiamo davvero partendo!!!” con quello che vivremo nelle prossime settimane: la chiusura dell’Anno liturgico, con la Solennità di Cristo Re dell’Universo, e poi tra 15 giorni l’inizio dell’Avvento.

Proviamo – pur tra mille difficoltà, per tanti versi inattese – ad abitare il presente (questo tempo che ci è dato di vivere) con lo sguardo rivolto in avanti!

In questo periodo abbiamo cercato di metterci insieme in cammino, come Unità Pastorale, con la proposta dei tre appuntamenti per giovani, adulti, famiglie, sulla traccia “Incontrare, Vivere, Annunciare Gesù oggi”.

Un primo assaggio c’è stato venerdì 6 novembre, con la convocazione “virtuale” sulla piattaforma digitale. Guidati e spronati, con lucidità e calore, da Padre Stefano Titta a tenere vivo il desiderio di apertura e di gioia che Dio mette nel nostro cuore, superando gli ostacoli fuori e dentro di noi. Capaci, come Zaccheo, di vivere fino in fondo l’incontro che ti può cambiare la vita.

Gli altri due appuntamenti sono in programma per i prossimi due venerdì, 20 e 27 Novembre, introdotti rispettivamente da Pierluigi e Raffaella Consorti e da don Severino Dianich.

Siamo chiamati, come comunità cristiana, ad una conversione continua, per trovare, “insieme a tanti nostri fratelli, la forza, la luce e la consolazione dell’amicizia con Gesù Cristo” (cfr: La conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa, 2020, n. 3).

Già don Carlo, nel pezzo del 1° Novembre, ci esortava a tenere ben presente che, nel nostro cammino, “noi abbiamo bisogno degli altri e gli altri hanno bisogno di noi”. Invitandoci alla Vicinanza. Che possiamo anche chiamare Prossimità. O in altre parole Fraternità!

Nell’ultimo Consiglio di Unità Pastorale (lo scorso 2 Novembre) è emersa la proposta di creare un “numero di telefono amico” per accogliere le necessità di persone che, specie in questo periodo, non possono muoversi di casa. Invitando nel contempo ciascuno a farsi carico di una o due situazioni di persone che conosciamo…

Il punto è proprio questo: diversi sono i carismi, i compiti nell’ambito della comunità, ma nessuno può delegare a qualcun altro ciò che invece caratterizza ciascuno di noi nel suo percorso di maturazione cristiana. Tutti siamo fratelli (e sorelle). Tutti siamo capaci di cercare, di ascoltare, di fare un passo verso l’altro, di telefonare, di abbracciare…

Riflettendo sul Vangelo che sarà al centro della Messa di Domenica prossima (Il giudizio finale, Mt 25,31-46), a tutti sarà capitato di chiedersi come quel messaggio si può calare nella propria concreta esperienza personale. E allora quel giorno – ma anche oggi! – potremmo sentirci dire… Ero solo, e mi hai cercato. Ero in quarantena, e mi hai telefonato, ascoltando tutte le mie parole. Ero ignorante (digitale), e mi hai portato il Foglio Incontri. Ero anziano, e mi hai dato la tua amicizia. Ero giovane, e tu hai cercato un dialogo con me. Ero diverso, e ti sei fermato a parlare con me. Ero senza speranza, e mi hai aiutato ad alzare lo sguardo. Ero scansato da tutti, e mi hai accolto. Mi sentivo inutile, e mi hai aiutato a capire che, nel mio piccolo, posso anch’io dare una mano. Ero isolato e annoiato, e mi hai raccontato la vita che continua. Ero bloccato dalla paura, e mi hai aperto uno spiraglio di luce. Avevo perso il sorriso, e per me ti sei inventato… clown. Non avevo più tempo, e tu hai trovato tempo per me…

Qui ognuno potrebbe aggiungere a piacere, continuando a personalizzare questo tentativo di “rilettura” di Matteo!

Intanto, perché non trovarci tutti, venerdì prossimo 20 Novembre, alle 18.45, su “Zoom” per Vivere insieme il prossimo appuntamento con Gesù?

“Venite, benedetti del Padre mio!” (Mt 25,34). Trasformiamo il sogno in realtà.

Giuseppe Meucci