Qualche rilievo sui “gruppi biblici”

disegno Vangelo

 

I “gruppi biblici” della nostra comunità, almeno per quanto riguarda quello che frequentiamo noi il martedì in canonica, sembrano quasi dei club privati: un gruppetto di persone (6-7 mediamente) si ritrova regolarmente per riflettere sulle letture della domenica.

Va tutto bene, anzi benissimo per quello che ci riguarda, ma ci chiediamo come mai interessa così poche persone una proposta che dovrebbe stare al centro della vita di fede di una comunità cristiana e che potrebbe essere un riferimento molto utile per la catechesi degli adulti di cui si sente tanto la mancanza.

Sarebbe forse utile, intanto, non chiamarli “gruppi biblici” perché non sono gruppi di studio come i seminari universitari dove si studiano e si approfondiscono temi biblici, ma sono aperti a tutti.

Noi li chiameremmo “gruppi di ascolto della Parola di Dio”, dove la finalità principale è quella di fermarsi a riflettere e condividere (qualcuno usa il termine spezzare che ricorda l’Eucarestia) la Parola della liturgia della domenica, che accomuna tutta la Chiesa.

E’ un’occasione, o meglio una proposta per mettere in comune, alla luce della Parola di Dio, anche le diverse esperienze pastorali della nostra comunità, che così diventano una grande ricchezza anche per chi non le vive in prima persona.

Antonio e Mariangela

 

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