Restituzione e rilancio
Lo scorso 16 Novembre, dalle 18.30 alle 19.45, nel Salone di S. Stefano e.m. ha avuto luogo una nuova Assemblea di Unità Pastorale sul tema del cammino sinodale.
Dopo un momento introduttivo tenuto da don Carlo e da don Federico, si è passati a mettere a fuoco le priorità che – secondo la Conferenza Episcopale Italiana – sono emerse dall’anno dell’ascolto vissuto nel 2022. Quest’anno (fine 2022 e tutto il 2023) saremo impegnati soprattutto su tre priorità definite «cantieri» proprio per rendere l’idea dei «lavori in corso» presenti in tutta la Chiesa in forza proprio del cammino sinodale.
I tre cantieri sono: «il cantiere della strada e del villaggio», «il cantiere dell’ospitalità e della casa», «il cantiere della diaconia e della formazione spirituale».
Nel corso dell’Assemblea sono stati declinati i tre cantieri nel solco del cammino della nostra Unità Pastorale e, in modo particolare, il «cantiere dell’ospitalità e della casa» ha messo a fuoco di temi di: Mensa, San Vincenzo, Doposcuola, GMA e Carità; «il cantiere della strada e del villaggio» ha messo a fuoco la questione di temi etici sui quali sentiamo il bisogno di confrontarci: clima, fine vita, pace, lavoro; «il cantiere della diaconia e della formazione spirituale» ha messo a fuoco l’esperienza dei nostri gruppi biblici.
Tutti i membri dell’Assemblea si sono divisi liberamente nei tre «gruppi cantiere» in base alle proprie preferenze. Con l’aiuto di coordinatori in ogni gruppo si è proceduto al dibattito e alla riflessione condivisa. Allo scopo di aggiornare tutta la comunità e rilanciare il percorso pubblichiamo le sintesi emerse dai referenti di ognuno dei tre gruppi:
CANTIERE DELL’OSPITALITÀ E DELLA CASA,
ossia Mensa, San Vincenzo, Doposcuola, GMA, Carità
Argomenti trattati: accenni al GMA in quanto molte persone del gruppo non conoscevano questa realtà parrocchiale e quindi ci siamo soffermati sull’associazione, sui progetti e le finalità…
Poi ci siamo focalizzati sul “dopo scuola”.
È stato descritto un sabato pomeriggio tipo e sono emerse alcune criticità:
- aumento significativo del numero dei bambini con conseguente necessità di altre persone disponibili in questo servizio;
- necessità di spazi più grandi perché la confusione (anche il solo parlare) molte volte rende difficile e difficoltosa la comprensione;
- mettere alcune “regole” come per esempio che non si può, appena finita la lezione, giocare a biliardino mentre gli altri continuano a fare i compiti ma occorre rispettare i tempi di tutti, e anche chiedere alle mamme di avvisare il responsabile in caso di assenza del proprio figlio (con un giorno di preavviso)
- ci siamo poi interrogati se una volta la settimana è sufficiente… stiamo offrendo un aiuto concreto ai bambini e alle famiglie o ci limitiamo ad aiutarli a fare solo i compiti per il rientro a scuola?
Infine sono state fatte due proposte che possono essere applicate a qualsiasi ambito e realtà:
- cercare di fare proposte più coinvolgenti, accattivanti e non generalizzate (tipo annunci dall’altare) chiamando anche personalmente le persone o contattarle direttamente.
- possibilità di fare video e foto del progetto per mostrare più concretamente la realtà alle persone.
CANTIERE DELLA STRADA E DEL VILLAGGIO,
ossia temi etici
Si è registrata una convinta risposta all’invito al cammino sinodale, un positivo coinvolgimento personale, un prezioso contributo di esperienze e di proposte.
Vi è la consapevolezza di un percorso da costruire insieme, con pazienza, di cui si sono condivise le premesse e alcuni possibili sviluppi.
- Riscoperta della valenza sociale-politica dell’atteggiamento di ascolto e di attenzione, realizzato sulla strada, nella vita del villaggio.
- Sottolineatura del valore positivo dell’impegno nella comunità, nel sociale, nel coinvolgimento nei problemi e nelle attese delle persone.
- Rilievo della situazione di solitudine e di isolamento in cui si trovano, anche per le caratteristiche della società di oggi, persone e nuclei familiari.
Da tutto questo emergono domande dal forte contenuto etico, da approfondire sia in ambito locale che in una dimensione mondiale. Un aiuto potrà venire dalle indicazioni delle Encicliche Laudato si’ e Fratelli Tutti.
Un percorso da sviluppare con prossimi appuntamenti per un lavoro di gruppo e con un parallelo coinvolgimento comunitario.
CANTIERE DELLA DIACONIA E DELLA FORMAZIONE SPIRITUALE,
ossia Gruppi Biblici
Si avverte forte il bisogno di riavvicinare la Comunità all’ascolto e alla riflessione della Parola di Dio, nutrimento fondamentale per ogni credente. Sicuramente importante è la riflessione fatta in modo individuale, ma di grande e irrinunciabile valore rimane quella fatta in modo comunitario. È stato però rilevato come la frequentazione dei gruppi di ascolto della Parola sia progressivamente diminuita nel tempo: si è così persa la memoria e l’esperienza di questi incontri. È quindi urgente impegnarsi per dare nuovo vigore a questi incontri comunitari, mettendo in campo iniziative concrete ed idonee a favorirne la partecipazione, a cominciare anche dal progressivo coinvolgimento dei genitori dei ragazzi del catechismo, offrendo loro specifici momenti di incontro, opportunamente preparati e intercalati durante l’anno. È stato altresì rilevato che la condivisione comunitaria della Parola deve rimanere un modo semplice e diretto di confronto, facendo emergere ciò che essa suscita nel cuore di ciascuno, condividendo dubbi, pensieri ed esperienze, per crescere tutti nella fede, evitando quindi che questi incontri si trasformino in “dibattiti”, in cui ognuno esprime le proprie idee.
Un’altra esigenza emersa con forza è di maggiore attenzione e preparazione della liturgia domenicale. C’è forte necessità di riscoprire il significato profondo e autentico dei gesti e dei segni presenti nella messa, a cominciare, ad esempio, da una maggiore cura nella proclamazione della Parola, ad un ri-allargamento a tutta la comunità della Preghiera dei fedeli e della presentazione delle offerte. Richiamata poi l’attenzione dei sacerdoti anche a dare, in particolari momenti solenni, spiegazioni del significato e dell’importanza dei gesti che si compiono. La sensazione che spesso si ricava è di avere troppa passività nei fedeli che partecipano alla messa; l’aver poi demandato molte funzioni presenti nella messa alla sola animazione dei gruppi di catechismo non contribuisce a migliorare questa situazione. Anche su questo aspetto occorre fare una riflessione per trovare un corretto equilibrio.