Chiesa de I Passi: apertura nuova porta

I Passi

Merita spendere ancora qualche parola su questo intervento, soprattutto per rispondere ad alcune domande di carattere pratico.

Tutti possiamo domandarci: Come siamo giunti a questa decisione? Un altro ingresso era davvero necessario? Come riusciremo a coprire una spesa che certamene non sarà di poco conto dal momento che abbiamo già contratto, per l’impianto di riscaldamento, un debito che ci impegna per diversi anni? Tutte domande lecite a cui vogliamo dare una risposta che speriamo tutta la comunità vorrà condividere.

Fino a quando alle celebrazioni partecipavano solamente gli abitanti della comunità dei Passi nessuno, o forse pochissimi, si erano domandati se in chiesa c’erano le sicurezze sufficienti per un’uscita repentina in caso di un evento improvviso. Da quando si è costituita l’Unità Pastorale e alle celebrazioni partecipano anche gli abitanti di S. Stefano ci siamo resi conto di quanto il problema sia concreto, soprattutto in occasione di celebrazioni in cui la partecipazione è particolarmente numerosa, a questo proposito tanti ricorderanno la festa dell’Immacolata, la Prima Comunione dello scorso anno, la notte di Natale e soprattutto le esequie della Piccola Maria Neve.

Proprio in quest’ultima occasione si è presentato in maniera drammatica il problema e tanti avevano domandato se c’era un’altra uscita oltre quella principale.

Credo opportuno ricordare a tutti che  in quell’occasione la famiglia stessa aveva suggerito di devolvere le offerte a favore di progetti di beneficenza e di solidarietà, e uno di questi progetti era proprio la chiesa de I Passi. Da qui la scelta di aprire un altro ingresso sostituendo una vetrata con una porta con apertura antipanico.

Perché tutto sia perfettamente funzionale sono indispensabili altri interventi: un viale di accesso, rialzato con relativo scivolo, cancello da spostare e sostituire perché vecchio.

Adesso non ci rimane che dare una risposta alla domanda più scomoda: quali finanziamenti abbiamo a disposizione? Effettivamente pochi. Il lavoro dovrà essere sostenuto con il finanziamento sopraccennato e le offerte che verranno raccolte.

Tutti potranno constatare che le opere realizzate per l’accesso hanno richiesto notevoli lavori, il cui onere andrà recuperato nel tempo che speriamo essere il più breve possibile con il generoso contributo di tutti.