Era nott’e pareva miezo juorno

Pochi giorni fa la nostra carissima Franca Scognamiglio è entrata nella luce della resurrezione con il suo speciale sorriso. Non potevamo mancare di dedicare la prima pagina del nostro «Foglio Incontri» a lei che è stata – e rimarrà per sempre – una delle «colonne» della Comunità di S. Stefano.

Per volontà della famiglia – a causa delle restrizioni dovute al Covid – le Esequie si sono svolte in forma privata. La nostra comunità, però, non mancherà di celebrare l’Eucaristia in suo suffragio: appena avremo la data sarà nostra premura comunicarla a tutti. Per il momento siamo certi che Franca, insieme ad Adriana, dal Paradiso ci sorridono, ci proteggono e pregano ogni giorno per noi!

Franca Scognamiglio è sempre con noi. Proprio il 15 dicembre, giorno in cui comincia la Novena di Natale, Franca ha chiuso gli occhi per riaprirli nella luce e nella gioia del Signore Gesù.

Non è stato per lei un percorso facile, quello degli ultimi anni, carichi di sofferenze, di operazioni, di complicazioni, ma Franca ha sempre affrontato la pena di ogni giorno con una fede forte, con un sorriso pronto, con un’energia e una vitalità da napoletana verace. Quella stessa fede, quello stesso sorriso, quella stessa vitalità che ha saputo donare nei tanti incontri che si sono realizzati nel corso degli anni nella Comunità di Santo Stefano, dove molti di noi l’hanno conosciuta, e non solo.

Lei che insieme a Carlo ha vissuto con entusiasmo gli anni del post-Concilio, ha profuso il suo carisma come catechista, nell’ultimo quarto del secolo scorso, aprendo il cammino di altre coppie, di bambini e ragazzi nei percorsi del catechismo, di giovani e adulti coinvolti nei diversi gruppi in cui si articolava la parrocchia nel territorio prima e dopo i Convegni.

Ognuno ha un proprio ricordo di Franca, per una esperienza diretta o “tramandato” da chi c’era e può fornire una continuità nella memoria. E la sua traccia rimane.

Una nota distintiva, nella figura di Franca, senza dubbio è stata ed è la famiglia. Insieme a Carlo, ha sempre vissuto le diverse esperienze portando dentro di sé, in un tenero abbraccio, i figli  e i nipoti, con un amore generoso e contagioso.

Non si è mai risparmiata, si è sempre spesa. Ha dato cuore e braccia. Ci ha fatto gustare la sua pizza (napoletana!) per farci capire che la vita è un dono, ricevuto e da donare!

Mentre siamo tristi per la morte di Franca, nello stesso tempo ringraziamo di cuore il Signore per averci dato questa nostra luminosa compagna di viaggio, che resta sempre con noi.

Giuseppe Meucci