Osservazioni sulle Celebrazioni del Triduo Pasquale

Il rischio che si corre di chiedere ad una catechista di fare qualche osservazione sulle varie celebrazioni liturgiche che hanno scandito i tempi del Triduo Pasquale, è quello di un giudizio sicuramente di parte e forse fin troppo benevolo.
Ritengo infatti di poter affermare in tutta tranquillità e per una mia naturale propensione ad un sano ottimismo, che le aspettative di una numerosa partecipazione di ragazzi e fedeli ai numerosi appuntamenti della Settimana Santa e della Quaresima che l’hanno preceduta (- domeniche di Quaresima, ritiro comunitario, vie Crucis, liturgie penitenziali, domenica delle Palme, ecc.-), non siano state in alcun modo disattese;  merito evidentemente anche di chi ci ha messo tempo, cura ed impegno per animare e rendere più coinvolgenti le varie funzioni liturgiche.
Mi preme in particolare ricordare, accanto alle  veglie ed alle Messe pasquali, almeno tre bei differenti momenti che hanno registrato una significativa partecipazione dei nostri ragazzi:
–  l’ormai tradizionale Via Crucis per i ragazzi del I- II- III Comunione e quelli del I- II Intermedi presso la parrocchia di S.Pio X;
–   la S.Messa con la lavanda dei piedi del giovedì santo ai Passi, animata dal gruppo del III Comunione; e quella del III Cresima in S.Stefano;
–   ed infine il tradizionale Giro serale delle 7 Chiese,visitando i sepolcri allestiti nelle chiese a noi più vicine in zona, animato dai giovani della parrocchia.
Un doveroso ringraziamento va perciò ai nostri sacerdoti, don  Carlo e don Federico, alla rassicurante ed insostituibile presenza sei nostri chierichetti; al Consiglio Pastorale, ai Ministri Straordinari, ai catechisti tutti, alla new entry in parrocchia di Michele, il nostro aspirante Diacono; ai suonatori che si sono alternati per l’animazione musicale delle Messe; al coro dei giovani che ha cantato la domenica mattina di Pasqua ai Passi; ed infine un grazie speciale per chi ha continuato a mantenere pulite e  decorose le nostre Chiese e a chi le ha rese più belle ed accoglienti in questo periodo( Porte della misericordia, fiori, addobbi, teli, ecc.).
Infine, un’ultimissima riflessione:
la consapevolezza di una comunità che si raduna, prega e si adopera per celebrare al meglio delle sue possibilità il mistero salvifico della Pasqua di nostro Signore, e che si sforza di essere segno visibile di apertura e d’accoglienza anche per tutti quei cristiani che solo occasionalmente ad essa si accostano, può venire solo ed unicamente dalla comunione in Cristo dei suoi membri che nella vita di tutti i giorni sono animati da spirito di carità  e di misericordia. Siamo pertanto tutti noi chiamati a questa consapevolezza e a esercitare sempre ed ovunque la nostra vocazione battesimale di cristiani.
La Pasqua è un dono inesauribile che fa nuove tutte le cose…ed i suoi frutti di grazia non cesseranno mai di riversarsi sulla Chiesa sposa di Cristo….
Buona Pasqua a tutti.

Michela N.

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