Chierichetti

chierichettiSono presenti ad ogni celebrazione, ogni domenica sono a Messa con noi, dove svolgono i loro numerosi compiti: sono i chierichetti e, in questo articolo, cercheremo di conoscerli meglio. Prima di tutto il loro nome, dal Concilio Vaticano II, non è più “chierichetti” (dal greco kleros, “parte scelta”) bensì ministranti, ossia “coloro che servono”. È infatti proprio questo il loro compito: servire Dio il meglio possibile. Per poter fare ciò svolgono, durante la celebrazione eucaristica, molti compiti come, per esempio, porgere al sacerdote acqua e vino, “apparecchiare” l’altare, portare i ceri al Vangelo, incensare ecc. Tutti questi incarichi rendono anche più piacevole e solenne la messa.

Uno degli aspetti più importanti e più belli di fare il ministrante è, appunto, il fatto di poter essere vicini al Signore e di poter seguire in modo diverso e in prima persona la Santa Messa. Facendo questo tipo di servizio i ragazzi imparano anche a conoscere meglio le varie fasi della celebrazione eucaristica e i termini specifici dei vari oggetti liturgici. Un elemento che contraddistingue la serietà dell’impegno è il rispetto dei turni di servizio, per garantire la presenza costante dei chierichetti ad ogni Celebrazione. Nella nostra parrocchia i ministranti sono divisi in due gruppi: il primo composto da bambini dai nove ai dodici anni,che servono alla messa delle dieci, e un secondo gruppo di adolescenti fino ai diciassette anni, impegnati nel servizio della messa delle undici e mezzo. Il gruppo dei più piccoli si riunisce in genere una volta al mese e le riunioni hanno lo scopo di formare i più inesperti e di rendere più coeso il gruppo attraverso attività di gioco e piccoli momenti di riflessione. Le riunioni dei più grandi sono invece più sporadiche ma indispensabili al gruppo per imparare a vivere in modo più consapevole il servizio.

Ma quali sono i requisiti necessari per diventare un buon ministrante? Prima di tutto una caratteristica indispensabile è sicuramente la voglia di mettersi in gioco e al servizio della comunità. In più è richiesto un piccolo sforzo: svegliarsi dieci minuti prima la domenica mattina per preparare al meglio la Messa. Oggi il numero di coloro che prestano servizio all’altare è purtroppo diminuito rispetto al passato: da questo un invito a chiunque voglia unirsi a noi perché più si è e meno faticoso risulta il servizio e sicuramente più piacevole!

Sara e Benedetta