LEGAMI DI LIBERTÀ – UN’IMMAGINE PER L’AVVENTO

Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli – siete infatti il più piccolo di tutti i popoli – ma perché il Signore vi ama (Dt 7,8)

Ci piace pensare a quest’inizio d’avvento 2014 come l’ennesima possibilità di riscoprire il legame con il quale Dio si annoda alla vita dell’uomo. È questa la “conversione” totale di Dio all’uomo, perché ogni uomo possa incontrarlo nell’Amore. Il primo a convertirsi è Dio; è lui che dà l’esempio quando si “piega” e scende su questa terra prendendo la nostra carne; e poi, come se non bastasse, si piega fino a lavarci i piedi: «Vi ho dato l’esempio perché come ho fatto io, facciate anche voi» (Gv 13, 15). Quel Dio che io pensavo essere “duro”, “rigido” e “inflessibile” (come le colonne delle nostre chiese!), si mostra invece capace di piegarsi per intrecciare la sua vita alla mia. Solo chi è umile può creare legami. E Dio è il più umile di tutti.

Devo dirvi che le prime nozioni di teologia – senza esserne consapevole – le ho imparate in campagna quand’ero bimbetto. Mi rivedo nella vigna, verso febbraio, con il mio nonno mentre sta legando le viti dopo la potatura. Su un fianco, fermati alla cinghia, tiene un mazzo di rami di torchio; sull’altro fianco le forbici da poto infilate nel corno di bue. Osservo il suo gesto ripetuto infinite volte, ma sempre nuovo nel movimento delle mani che intrecciano legami al posto giusto. A un tratto mio nonno mi dice pressappoco così: «Questi torchi sono troppo secchi e non legano più; quando seccano diventano rigidi e invece di legare si rompono: non sono più ubbidienti. Quelli freschi invece si piegano bene e fanno quello che vuoi te». Ora mi rendo conto che quest’anziano contadino, con l’istruzione di seconda elementare, mi stava raccontando qualcosa della teologia del vangelo di Giovanni della quale, sia lui che io non sapevamo niente.

Quando arriveremo a Betlemme e contempleremo la fragilità della nostra carne assunta dal Figlio di Dio, ci ricorderemo che questo è l’unico “legame” che può rendere forti e stabili tutti gli altri; ed è l’unico che può renderci liberi per davvero. Finalmente liberi di amare nella nostra carne mortale, come siamo amati da Dio.