Lavori in corso: traguardi e ripartenze… continuazione (2)

Nei numeri precedenti del nostro Foglio (n. 29 e 30), e sul sito, abbiamo presentato i vari interventi in programma, cercando di offrire qualche dettaglio per far comprendere la complessità e l’ampiezza di questa importante opera. Ci auguriamo di essere stati sufficientemente chiari ed esaurienti.

Adesso, però, dobbiamo affrontare la domanda più impegnativa: quanto costeranno tutti questi lavori? Abbiamo le risorse necessarie per coprire le spese? E, soprattutto, non corriamo il rischio di doverci fermare a metà?

  • I costi

Il totale complessivo dei lavori di ristrutturazione supererà un po’ il milione di euro.

In questa cifra sono inclusi i costi per:

    • le attrezzature della nuova cucina;
    • gli impianti (riscaldamento, idraulico, illuminazione, audio e palco);
    • l’impianto fotovoltaico per i pannelli solari.

 

  • Le risorse

Avevamo già accennato, nei precedenti numeri, alle due strutture di S. Stefano che ci aiuteranno a reperire parte delle risorse: l’ex asilo e la casa di Caprona.

    •  Ex Asilo: abbiamo deciso di affittarlo. Al netto di spese, tasse e manutenzioni, contiamo su un’entrata di circa 1.100 euro al mese, pari a 13.200 euro l’anno.
    • Casa di Caprona: in questi giorni stiamo firmando il preliminare di vendita, con la previsione di concludere l’operazione entro la fine dell’anno. Dalla vendita dovrebbero entrare circa 220.000 euro.

Fin qui si tratta di risorse già garantite. Passiamo ora a quelle promesse o attese:

    • Caritas Italiana, sollecitata da Caritas diocesana di Pisa, potrebbe fornirci un contributo di 50.000 euro.
    •  L’Arcivescovo ha assicurato un contributo diocesano, di entità non ancora definita ma superiore a quello della Caritas Italiana.
    • Per la costruzione dei locali del catechismo sopra il solaio della mensa, contiamo di ottenere un finanziamento CEI tramite i fondi dell’otto per mille.
    •  Per la parte del salone e del palco, presenteremo richiesta di contributo alla Fondazione Pisa.
    •  Infine, con le nostre risorse ordinarie, dovremmo essere in grado di sostenere un mutuo di 400.000 in quindici anni.

Il contributo di tutti, Provvidenza compresa!

Come si può facilmente intuire, siamo ancora lontani dall’avere la certezza di coprire tutte le spese. Tuttavia, confidiamo nella Provvidenza, sapendo che la prima forma di provvidenza sarà la generosità della nostra comunità!

Desideriamo quindi ringraziare di cuore tutti coloro che hanno già offerto il proprio contributo: qualcuno ha addirittura voluto partecipare acquistando direttamente alcune attrezzature della nuova cucina!

Grazie di cuore a ciascuno!

Don Federico e Don Carlo